Chi siamo

Il significato di questo Ufficio Diocesano, dedicato all’Ecumenismo, è ben spiegato dalle parole di papa Francesco nell’esortazione Evangelii Gaudium al n.244:

“L’impegno ecumenico risponde alla preghiera del Signore Gesù che chiede che «tutti siano una sola cosa» (Gv 17,21). La credibilità dell’annuncio cristiano sarebbe molto più grande se i cristiani superassero le loro divisioni e la Chiesa realizzasse «la pienezza della cattolicità a lei propria in quei figli che le sono certo uniti col battesimo, ma sono separati dalla sua piena comunione». Dobbiamo sempre ricordare che siamo pellegrini, e che peregriniamo insieme. A tale scopo bisogna affidare il cuore al compagno di strada senza sospetti, senza diffidenze, e guardare anzitutto a quello che cerchiamo: la pace nel volto dell’unico Dio. Affidarsi all’altro è qualcosa di artigianale, la pace è artigianale. Gesù ci ha detto: «Beati gli operatori di pace» (Mt 5,9). In questo impegno, anche tra di noi, si compie l’antica profezia: «Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri» (Is 2,4)”.

Lo stesso per il dialogo interreligioso al n. 250:

“Un atteggiamento di apertura nella verità e nell’amore deve caratterizzare il dialogo con i credenti delle religioni non cristiane, nonostante i vari ostacoli e le difficoltà, particolarmente i fondamentalismi da ambo le parti. Questo dialogo interreligioso è una condizione necessaria per la pace nel mondo, e pertanto è un dovere per i cristiani, come per le altre comunità religiose”.


Finalità

promuovere, sostenere, coordinare iniziative negli ambiti del dialogo interconfessionale, della relazione con il Popolo Ebraico e dell’incontro con le Religioni

Compiti

  1. cura i rapporti con tutti i soggetti operatori di ecumenismo
  2. propone iniziative di formazione e di spiritualità ecumenica, in particolare cura le celebrazioni annuali della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e delle ricorrenze più significative nell’ambito delle relazioni ecumeniche;
  3. ricerca le opportune collaborazioni con le istituzioni formative e pastorali della Diocesi, allo scopo di ottenere che l’impegno ecumenico qualifichi la pastorale ordinaria nella vita quotidiana delle comunità
  4. cura i rapporti con quanti a diverso titolo si impegnano nello sviluppo e l’approfondimento del dialogo con l’Ebraismo;
  5. cura i rapporti con quanti a diverso titolo si impegnano nel dialogo con l’Islam;